Passa ai contenuti principali

Post

GIORNATA MONDIALE DELL'AMBIENTE 5 GIUGNO

Si celebra domani la giornata mondiale per l'ambiente.  E' molto importante prenderci cura del pianeta è la nostra casa e abbiamo il dovere di mantenerla pulita e accogliente nello stesso modo in cui teniamo le abitazioni. Bisogna cambiare stili di vita se vogliamo consegnare un futuro ai nostri figli e ai  loro discendenti. E' egoistico perseverare in determinati comportamenti: buttare le immondizie in modo selvaggio ovunque e senza differenziare, usare pesticidi, inquinare con i derivati del petrolio acque e mari, avvelenare molte specie di animali, abbattere un quantitativo abnorme di alberi, potrei proseguire con una lista lunga chilometri di comportamenti che insultano e distruggono l'ambiente, però io voglio credere che l'uomo piano piano riuscirà a superare queste brutalità e ritrovare armonia con l'universo. Servirà tempo, tanto tempo, ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo battere su ogni minimo punto per fare in modo che il comportamento giust

L'ANTICO MESSAGGIO NELLA BOTTIGLIA

Nella vostra vita vi è mai capitato di trovare tra le onde una bottiglia dove al suo interno è racchiuso un messaggio? Oppure, avete provato ad inserirne uno e poi affidarlo alla corrente? A me non sono mai successi eventi simili, anche se mi piacerebbe un giorno leggere un vecchio scritto che qualche cuore ha consegnato alle onde. Deve essere emozionante. Oltre a questa storia, raccontata da Orsobyanco in YouTube, il tempo ha consegnato tanti altri messaggi, più o meno avvincenti e romantici. Il più antico risale al 1913. Un ragazzo si trovava in gita, con alcuni amici, ad un certo punto mentre era seduto in una spiaggia del Mar Baltico, dopo aver terminato di sorseggiare la sua birra scrisse su un pezzetto di carta un messaggio dedicandolo al padre. Lo inserì nella bottiglia di birra, lo tappò e poi lo consegnò al mare. Dopo 101 anni questo foglietto è stato pescato e, dietro una perizia, sono riusciti a risalire agli eredi. Prontamente la signora Angela Erdmann, di 62

QUATTRO PASSI VERSO UN NUOVO CAMMINO (I° CAPITOLO)

I° CAPITOLO UNA CONOSCENZA INASPETTATA Estate, stagione dove sembra che tutto sia a riposo: poche voci di bambini che rallegrano il parco, la maggior parte è partita, chi per il mare e chi per la campagna. Mi ritrovo seduta sulla panchina ad osservare un passerotto che zompetta di qua e di là nella pace del parco. Decido di continuare la lettura del romanzo visto il silenzio che avvolge tutto e, dopo aver acceso il lettore, senza bisogno di alcuna musica di sottofondo per mascherare il rumore, riprendo là, dove la sera prima ho abbandonato. Frequentando l'Università sono divenuta un'habitué del giardino privato che si trova vicino al chiostro, riservato al sesso femminile e, siccome non amo troppo nella bella stagione stare rinchiusa nell'aula della biblioteca, generalmente mi reco in quest'angolo di paradiso, però nel periodo estivo la facoltà deserta mi mette tristezza e così cambio destinazione; inizio a recarmi nel parco vicino casa, lo stes

THE HORROR PICTURE SHOW

Buon giorno, avrei dovuto parlare di Edgar Cayce ma, me lo impone la coscienza, mi vedo costretta a dare la precedenza a questo post. Innanzitutto non so se tutti voi conoscete bene Damien Hirst, comunque per me questa persona, riconosciuta come grande artista, è il simbolo di tutti coloro che amano e bramano talmente tanto il desiderio di essere famosi e ricchi che usano la brutalità, l'indecenza e la cattiveria pur di raggiungere lo scopo. Se non sapete bene di chi sto parlando vi segnalo il link dove si possono vedere le sue così dette "opere artistiche". Damien Hirst . Non pubblico direttamente una sola immagine per amore di buon gusto e per il senso di rispetto che provo per ogni forma di vita, cosa che se avete già visto il sito, Hirst non ha. Ve ne parlo perché tra 9 giorni esatti ad Arezzo, in Toscana, città e regione che hanno dato i natali a personaggi letterari artistici, pittorici scientifici di immenso spessore, parlo di Dante Alighieri,

EDGAR CAYCE E DUE CHIACCHIERE IN FAMIGLIA

Personaggio particolare fu Edgar Cayce. Visse a cavallo tra l'800 ed il 900. Ma prima di presentarlo voglio, prima volta in assoluto da quando ho il blog, parlare dei miei pensieri e di quello in cui credo. Chiamiamola antifona, se volete, oppure, due chiacchiere in famiglia, così preferisco. DUE CHIACCHIERE IN FAMIGLIA Voglio parlare di questa figura perché sono sempre più convinta che se crediamo fermamente e serenamente nella potenza di un essere superiore, Dio, Allah, Buddha, Primo Motore o qualsiasi altro nome gli diamo, allora la vita prenderà una nuova piega e la forza che crescerà nel nostro animo ci aiuterà a sopportare e superare le avversità. Già vi parlai di  un ragionamento simile presentendovi la lettura del libro " le profezie di Celestino ", credo che se noi protendiamo verso il bene, l'amore, la fratellanza, insomma verso tutti quei sentimenti positivi ed empatici allora le forze del mondo che attiriamo sono benefiche. Viceversa se c

IL PAESE DIMENTICATO

IL PAESE DIMENTICATO Ci hanno fatto creder erroneamente che la vita è deludente se non realizziamo il falso sogno dell'inutile bisogno. Che orribile follia veder buttar via Così tanta efficienza per inutile insipienza Nel centro commerciale dove tutto è impersonale la maggior parte della gente cammina negligentemente Il paese s'è svuotato ogni luogo è abbandonato e il commerciante del paesino, che si alza di buon mattino, vede trascorrer le ore con sempre più tristezza nel cuore Se non vogliam che accada che anche la più bella contrada cadi nella tristezza dell'eterna trascuratezza ci dobbiam riabituare il proprio centro storico frequentare. Autrice: Marta Patrizia Saponaro

JEREMY BENTHAM

Ancora oggi, siamo nel ventunesimo secolo, siamo impegnati in una battaglia morale che quest'uomo, vissuto molto tempo fa,  aveva sollevato. Purtroppo abbiamo lasciato cadere nell'oblio certe affermazioni e solo grazie all'impegno ed al lavoro dei volontari e delle persone attive in varie associazioni, oggi stiamo cercando di risolvere questa questione. Così affermava Jeremy Bentham nel lontano 1789: "La questione non è Possono ragionare né Possono parlare, ma Possono soffrire?"  Chi fu Jeremy Bentham? Nacque nell'East End di Londra,  a Spitalfields , nel 1748. Molto giovane dimostrò di essere un genio infatti venne scoperto seduto alla scrivania paterna a leggere un grosso volume di storia dell'Inghilterra quando era assai piccolo. Pensate che a tre anni già studiava il latino. Divenuto più grande frequentò al Regina College di Oxford. Il padre era un avvocato e confidava nel fatto che anche il suo amato e prodigioso figlio avrebbe seg