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VIAGGIO NEI GRANDI VIAGGI Iª PARTE

Carte, mappe Oggi usiamo il navigatore satellitare così in macchina, per esempio, non ci perdiamo, o almeno speriamo! Ma non è sempre stato così. Inizialmente l'uomo nei suoi viaggi si avvaleva di strumentazioni molto meno sofisticate. Ma proviamo ad inoltrarci in questo settore e vediamo cosa scopriamo. Innanzitutto propongo il testo " Storia della cartografia " di Leo Bagrow in questo libro l'autore cita il monaco bizantino Planudes Maximos che, poiché aveva rinvenuto una copia del manoscritto di Tolomeo " Geographia ", celebrò l'evento componendo dei versi.  Inoltre narra che Maometto II il Conquistatore, una volta caduta Costantinopoli, venne a conoscenza che nella biblioteca si trovava il " Geographia" ma senza la " mappa mundi " . Fu così che incaricò un filosofo per  redigere tale mappa seguendo le indicazioni riportate nell'opera. Bagrow scrive anche una dissertazione sulla parola carta. S

VIAGGIO NEI GRANDI VIAGGI: PREFAZIONE

L'uomo ha sempre cercato di ampliare i suoi orizzonti fin dai tempi remoti. Nell'antichità troviamo molte popolazioni che intrapresero viaggi solcando i mari per scambiare le loro merci ma anche per sapere, conoscere, rispondere alla curiosità e alla domanda "cosa c'è dopo?" e arrivati al dopo ecco di nuovo che insorge ancora lo stesso dilemma "è tutto qui, e dopo?" Un dopo avanti all'altro ci ha portato ad ampliare i nostri orizzonti, ad entrare in contatto con i nostri fratelli vicini ma, nello stesso tempo, lontani. La nostra corsa a voler vedere sempre più in fondo e oltre sta ancora avvenendo. Oggi gli orizzonti sono rivolti verso l'alto, il cielo, l'universo i pianeti a noi vicini e quelli lontani ma l'interrogativo è sempre lo stesso " c'è altro e che cosa c'è?" ma anche verso il più piccolo il microscopico. Siamo alla costante ricerca di qualcosa o qualcuno vogliamo sempre vedere e sapere se

LE INQUIETANTI LUCI SISMICHE

Da YouTube un video di Orsobyanco su questo fenomeno che sta interessando gli studiosi. Il nostro sapere scientifico è ancora in formazione tanti fenomeni sono ancora ignoti, inspiegabili e misteriosi. Partiamo dal punto di vista che l'uomo ha fatto veramente un grande passo avanti in questi ultimi cento e passa anni ma prima eravamo più soggetti e sudditi all'ignoranza, alla superstizione e alla scaramanzia. Solo con l'800 abbiamo iniziato a darci una forma mentale più raziocinante e scientifica perciò è ovvio che intorno a noi sussistano tanti misteri. Ma è affascinante, stimolante, il mistero perché ci invoglia e ci costringe a porci domande. Di conseguenza il nostro sapere è in continua espansione. Siamo ancora dei ragazzini che con il naso all'insù ci poniamo le domande Perché? Chi? Come? Quando? Dove?

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (11° EPISODIO): L'ENIGMA DI MOHENJO-DARO

Sara, durante il racconto di Enrico non muoveva neanche un muscolo, era tutta assorta e attenta a non perdere nemmeno una parola. Non sapeva se era per curiosità, interesse o perché in fondo era estremamente arrabbiata con lui. Aveva deciso di non parlare fino alla fine e dopo, avrebbe preso una decisione. Enrico, intanto, continuava.   Mohenjo-Daro è una tra le città più antiche e quando venne ritrovata non si aveva ben compreso l'importanza di tale scoperta.  Risale al quarto millennio a.C. Situata sulle rive dell'Indo nell'attuale regione del Pakistan. E' un enigma per gli archeologi in quanto non riescono a capire come, nell'età del Bronzo, possa essere stata creata una città di tale dimensioni e con certe strutture. La città era divisa in due parti: la bassa e la cittadella. Quest'ultima era situata su una struttura di mattoni di fango cotti, in tutto simili a quelli moderni, e formavano una vasca detta Grande Bagno. Le abitazioni erano

PATCH ADAMS

"Nessuno potrà dirti che cosa sia giusto o sbagliato.  La risposta che cerchi è dentro il tuo cuore; è dentro ogni pensiero che scorre nella tua mente, soffermandosi sulle gioie o sui dolori che una scelta ti ha lasciato. E' dentro i tuoi occhi, che non mentono mai su chi veramente sei. Se guardandoti allo specchio non vedrai nient'altro che il bisogno di scappare, allora la tua scelta sarà sbagliata. Se al contrario, riuscirai a vedere la felicità,capirai di essere sulla strada giusta. Guarda dentro i tuoi occhi. Sono sicuro che troverai la tua strada. Una frase del famoso Patch Adams nel film omonimo. Non molto tempo fa sotto la richiesta di mio figlio maggiore abbiamo deciso di rivedere un film molto bello, sia per la bravura dell'attore, Robin Williams, sia per il contenuto. La presentazione cinematografica non si discosta dalla vera storia di quest'altro uomo straordinario sotto tanti punti di vista. PATCH ADAMS Questa persona pri

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA

Di Chevalier Tracy Romanzo molto, ma molto bello che, secondo me, non dovrebbe sfuggire alla lettura e lo inserirei nei classici di narrativa straniera. Tutta la storia è permeata dall'amore e dall'enigmaticità dell'espressione artistica. Possiamo oggi ammirare il dipinto "la ragazza con l'orecchino di perla" di Johannes Vermeer. Pittore olandese vissuto del XVII secolo. Tra un mese viene aperta una mostra a Bologna dove si  espone, per la prima volta in Italia, questo dipinto che ha ispirato il romanzo omonimo. A palazzo Fava dall'8 febbraio al 25 maggio si potrà ammirare questo quadro. Per la preview i pochi eletti, 40 in tutto, hanno pagato 150 euro a persona e, nonostante il prezzo, i biglietti sono stati venduti in meno di 20 minuti. Il primo incasso sarà devoluto in beneficenza. Il costo del biglietto scenderà per le visite successive e si attesterà tra i 40/70 euro con la cena serale. Si potrà guardare quest'opera e

ANNUS MIRABILIS

Di Geraldine Brooks Inghilterra, Eyamm villaggio del Derbyshire, anno 1666. Qui vive una giovane ragazza di diciotto anni rimasta prematuramente vedova con due piccole creature da crescere. Per sbarcare il lunario affitta delle stanze del suo grazioso cottage Una mattina mentre Anna, la giovane madre, ha appena finito di allattare il più piccolo dei suoi figli, bussa alla sua porta il signor  George Viccars, un sarto girovago. Egli è stato a Londra, a Plymouth, ha visto i traffici dei pellegrini di Canterbury, conosciuto mercanti di seta olandesi che si recano in oriente, parlato con uomini che le loro mogli si celano il viso dietro ad un velo ed altri che si pitturano il volto con il color rame.  George è in cerca di una stanza e Anna pensa che sia stato il volere divino che lo ha mandato da lei, così lo ospita in casa. Riceve anche un regalo dal sarto un bellissimo abito di lana fine verde dorato con i polsini ed il colletto di pizzo genovese. Di cara