Facciamo l'amore non la guerra
Questo è un titolo di un famoso scritto di Lev Tolstoj e in questa sede è preso solo in prestito perché non parlerò del romanzo bensì di ciò che accade quotidianamente da almeno quasi 70 anni in una porzione di terra a noi lontana ma che tiene i riflettori dei media sempre accesi: la guerra tra israeliani e palestinesi. Sappiamo in tanti che è un progetto voluto dalla sinarchia. Israele è stata strutturata in una zona dove già vivevano persone e queste oggi sono state decimate. È in atto una vera e propria pulizia etnica e questo scritto non è un resoconto delle battaglie o di chi ha ragione o torto è solo un pensiero condiviso perché mi piacerebbe far soffermare alcuni a pensare alla manipolazione mediatica che è stata affiancata a tutta questa massacrante vicenda dove troppe vite sono state cancellate solo per un progetto di potere. Sono praticamente cresciuta sentendo notizie di scontri e guerriglia tra Palestina ed Israele. Il popolo israeliano è stato fatto passare come la vittima mentre quello palestinese era ed è il carnefice. La popolazione di entrambi gli stati a mio giudizio è solo vittima di un disegno inumano da parte di quel potere che ha come soluzione finale non la salvezza dell'uomo comune al di là della religione. Chi comanda è totalmente disinteressato al bene delle persone che ogni minuto vivono con l'incertezza di non poter vedere una nuova alba. Quando andavo a scuola ogni tanto ho provato anche ad immaginare come poteva essere la vita di un mio coetaneo, che fosse israeliano o palestinese. Ovvio che vivendo in una nazione dove non sussistono tali situazioni la mia immaginazione poteva arrivare solo fino ad un certo punto e perciò la vera precarietà di vivere che può aver sentito un ragazzo della mia stessa età non era ed è paragonabile nemmeno lontanamente però ho tentato di comprendere la situazione e alla fine l'unica pensiero che si presentava era l'assurdità di tale politica così disumana da pensare che sia voluta da una macchina. Coloro che da quasi un secolo portano avanti questa assurdità non possono appartenere al genere umano e, se lo sono, di umano non hanno più nulla se non l'aspetto. Si sono venduti totalmente l'anima al potere corrotto dell'oscurità. Non hanno nemmeno più l'intelletto hanno un cervello che può assomigliare ad un programma sterile di un computer che conteggia distaccato solo numeri appartenenti ad un filo materiale. Penso che tutti quelli che hanno partecipato a questo progetto si siano non sporcati ma completamente annullati come essere divini. Ultimamente si parla di Karma e di Dharma, uno come Benjamin Netamiahu, nemmeno proverà un minimo di rimorso quando alla sera chiuderà gli occhi per riposare. Il suo cuore è veramente solo un muscolo in movimento per far circolare il sangue ma non crea emozioni in quanto completamente distaccato dall'etere umano. Hanno imparato benissimo a recitare la rabbia ed il cordoglio in realtà non sanno nemmeno cosa siano. Sono calcolatori freddi, morti in vita, marionette nelle mani di chi sta nascosto dietro ai loro corpi e giostra ogni pensiero e ogni azione. Continuiamo a dire che è l'umanità ad essere zombi, l'umanità è sotto una vera e propria guerra manipolatoria mentale e viene tenuta ferma con il più potente dei mezzi la paura. A lungo hanno studiato l'uomo in ogni sua parte emotiva per riuscire a colpirlo nel suo punto più debole. Oggi la maggioranza crede ciecamente a ciò che tutti i media stanno divulgando senza nemmeno accertarsi chi è dietro alle informazioni. Sono sempre un numero ristretto di persone perché risalendo tra i vari e tortuosi inganni si arriva sempre ai soliti nomi. Questi, poi, sono al servizio di un altro esiguo numero, tre, di uomini nascosti che si mischiano tra la gente solo se desiderano ma generalmente vivono una loro esistenza con tempi e modalità sconosciute a tutta l'umanità. Ogni massoneria è solo un gradino e per alta che sia è sempre al servizio dei giostrai. Se l'umanità non capirà che in realtà ha tutte le carte in regola per auto governarsi perché ognuno ha dentro di sè la luce allora si consegnerà a costoro che ricordo di umano forse hanno solo l'aspetto.
I palestinesi, come gli israeliani sono gente comune, sono uomini, donne e bambini come me e come chi sta leggendo questo scritto, amano la pace, amano ridere, amano una giornata di sole, amano abbracciare i loro cari, amano sedersi dinnanzi ad un piatto saporito e conversare. I giovani amano poter scherzare con i propri coetanei e si innamorano come ogni altro essere vivente. Piangono e soffrono come tutti anzi loro di più perché appoggiando gli artefici di questo conflitto secolare gli abbiamo tolto la gioia di vivere. Sono più bravi di noi perché non hanno perso il sogno e così tra le macerie riescono ancora ad amarsi, a portare avanti il progetto di vita che è dell'universo con la procreazione. Sotto ai bombardamenti hanno dato alla luce bambini, li hanno allattati perché in loro non è ancora spenta la luce di poter donare ai loro figli un futuro sereno. Ora sta alla popolazione mondiale urlare con amore il BASTA, la FINE di questa assurdità. Non uccidiamoci tra esseri umani, facendoci tra noi, uomini comuni, del male non facciamo altro che continuare a dare potenza a questi inumani che stanno governando. Se decidiamo di dire basta, usciamo e iniziamo ad amare chi incontriamo e anziché pensare male del prossimo, regaliamoci un sorriso e impariamo a rispettarci prima nel piccolo e poi anche fuori dalle mura di casa. In ogni essere umano c'è tanta potenza inespressa impariamo ad esprimere la potenza dell'amore che è in noi e allora i titoli come questi cambieranno perché la guerra non è affare e cosa umana!!
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