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LIBERTA'E AUTODETERMINAZIONE RUBATE ALL'UMANITA' ASPETTO STORICO I°PARTE






Desidero iniziare da questa notizia apparsa a gennaio 2015:
un uomo , un coltivatore, esasperato dalla preoccupazione di non riuscire a far fronte alla richiesta di pagamento di un'ingente somma di denaro per le tasse si è ucciso.

Da GRANDECOCOMERO

In questi anni molte, troppe persone sono arrivate a compiere questo gesto estremo. Bisogna avere coraggio ma anche tanta, tantissima disperazione per riuscire ad uccidersi. Lo Stato non è dalla parte della persona, ogni Stato al mondo è assoggettato alla cupidigia di pochi esseri che hanno un solo obbiettivo l'arricchimento personale anche a costo di uccidere migliaia di persone.
Facendo una stima approssimativa la rivista scientifica  americana Lancet, in collaborazione con  il sociologo svizzero Carl Nordt del dipartimento di Neuropsichiatria dell'Università di Zurigo, ha dichiarato che nel mondo ogni anno si tolgono la vita per problemi economici, causati da questa crisi voluta a tavolino, ben 45 mila persone.
E' giusto precisare che lo studio non ha contemplato l'intero pianeta ma sol le Nazioni considerate sviluppate, ad esempio la Cina e l'India non sono state prese in esame.
(fonte la repubblica)

La storia dell'umanità è un libro atroce pieno di violenza, di egoismo e di morte. Forse quando tutto questo sistema non esisterà più e l'uomo finalmente avrà compreso il vero senso della vita allora rileggendo questi antichi periodi potrà notare che vita oscura è stata condotta. Un lungo periodo di brutture dove milioni e milioni di uomini hanno perso la vita grazie a idee poco umane: Fino ad oggi quante civiltà sono state sterminate? Pensiamo di aver imparato solo perché viviamo nel nuovo millennio e abbiamo organizzato le varie giornate della memoria?
Oggi, come anticamente , ci sono in atto molti modus operandi che hanno come finalità la morte di massa e perché?
E' veramente solo colpa degli stati, dei governanti o una parte di responsabilità è di ogni uomo che ha preferito delegare sempre più ad un altro individuo le sue responsabilità?

nel l'articolo precedente ho parlato del fatto che la madre che partorisce un bambino e il padre non vengono segnati sule carte come genitori.  Se desiderate ridare una lettura veloce basta  cliccare qui:


Se non veniamo riconosciuti figli di... ed esseri umani, chi siamo per i governi del mondo?

Quando veniamo al mondo in ospedale viene compilato questo atto di nato vivo. Entro una settimana dalla nascita i genitori si recano in comune per riconoscere il figlio in quel momento quando vengono apposte le firme dei due genitori i bambini vengono dati in prestito alle due persone che non risultano essere genitori ma affidatari. Ultimamente mi capita sempre più spesso di sentire casi di bambini portati via dalle cure della mamma anche se testimoni affermano che il bambino non era maltrattato, non presentava lesioni  o segni insomma sembra senza apparente motivo.
Nessuno più di tanto si indegna perché tutti diamo per scontato che nessuno Stato interverrebbe senza una ragione valida. Noi crediamo ancora che lo Stato di per se lavori per il bene della collettività.

Mi dispiace doverlo apporre nero su bianco e mai avrei pensato che nella vita arrivasse il giorno in cui mi sarei vista a scrivere questa frase invece...

Gli Stati, tutti nessuno escluso, non lavorano per i popoli ma per un elite di persone che hanno come unico interesse il loro .

Inoltre mi rammarica dover aggiungere che  non esistono popoli sovrani e forse, se volessimo metterci a spulciare per bene andando a ritroso nella storia, non sono mai esistiti.
Più leggo e più vedo che tanti conflitti che ci hanno fatto studiare in un modo, in realtà sono stati studiati per fila e per segno a tavolino per poter portare avanti un piano che si sta delineando sotto i nostri occhi e che affonda le sue radici nel passato.

Conosciamo la storia:  prima parte

Tutto parte molto tempo fa.
Se leggiamo la Bibbia possiamo vedere che a suo tempo persino Gesù mostrò una reazione violenta contro i cambiavalute che svolgevano il loro lavoro nel tempio. In quel periodo gli ebrei per pagare la Tassa sul Tempio usavano una moneta in argento (mezza oncia), il siclo, era l'unica moneta in circolazione ma ve ne erano molto poche perché i cambiavalute si erano impossessati di quasi tutti i pezzi e così alzavano i prezzi a loro piacimento. Ovviamente per Gesù questo non era un comportamento giusto.
In seguito anche gli imperatori romani si trovarono a combattere queste persone e tentarono con ogni mezzo di diminuire il loro potere formulando leggi a loro scapito  come quelle riguardanti l'usura, il limite di proprietà terriera. Finirono con l'essere assassinati.

INGHILTERRA:

Con il tempo la figura del cambiavalute, siamo nell'Inghilterra medioevale, viene presa dagli orafi che, lavorando insieme diventano sempre più potenti fino a  manipolare l'intera economia britannica. A quel tempo queste persone non erano ancora banchieri ma ben presto presero questa forma ed iniziarono anche a custodire l'oro delle classi più ricche che depositavano nei loro forzieri, per sentirsi più sicuri o per comodità negli affari. In cambio veniva consegnato un pezzo di carta chiamata cartamoneta ma da quel momento  iniziò in parallelo l'imbroglio che si sta attuando ancora oggi. Gli orafi ben presto capirono che essendo in mano loro la stampa della cartamoneta poiché nessuno controllava avevano la possibilità di stamparne di più rispetto al quantitativo di oro custodito. Iniziò il ciclo perverso, che tutti oggi conosciamo, più stampavano cartamoneta più oro custodivano e via dicendo. Il risultato ottenuto fu un grandioso arricchimento.

In quei giorni il prestito non comprendeva il pagamento degli interessi sui prestiti, infatti,  veniva seguito l'insegnamento di Aristotele e San Tommaso "il denaro non deve essere fonte di arricchimento ma un servizio per facilitare gli scambi commerciali e condurre una vita virtuosa". Proprio per tale motivo era in vigore il reato di usura che veniva  applicato a coloro che chiedevano gli interessi nei prestiti. Con il tempo però si giunse a ritenere che colui che prestava i soldi si esponeva a rischi e perdeva opportunità di guadagni, così furono apportate delle modifiche.
Intanto questi orafi scoprirono anche che potevano arricchire gli introiti perché c'era differenza tra il denaro facile e il denaro limitato e, così, iniziarono a far oscillare l'economia. Erano loro a decidere il momento giusto per rendere il denaro a basso costo facendo si che le persone comprassero maggiormente, ma per poter accedere a questa opportunità, richiedevano prestiti, approfittando del fatto che  il periodo risultava vantaggioso. Quando ritenevano che fosse giunto il momento ideale per guadagnare e realizzare nuovi possedimenti,  gli orafi ritiravano dalla circolazione la maggioranza di liquidità e il costo del denaro saliva vertiginosamente così il prezzo del prestito variava e le persone non erano più in grado di onorare il debito finendo in bancarotta. Ovviamente erano gli orafi ad impossessarsi dei beni dei poveri sventurati. Gli orafi per pochi denari acquistavano i beni dei debitori arricchendo ulteriormente i patrimoni. Non vi sembra che questo accada anche oggi?

Sembra che, ad un certo punto, il re, Enrico I°, decise di mettere un freno allo strapotere degli orafi (1100 d.C.). 
Così inventò il "tally stick" che rimase in vigore fino al 1826. Tale sistema, che serviva per impedire che gli orafi manipolassero il denaro, si basava su dei bastoni di legno levigato alle cui estremità venivano incise delle tacche che indicavano il valore. Poi veniva diviso in due ed una parte rimaneva al re, così poteva controllare che non si apportassero contraffazioni, mentre l'altra parte era immessa nel mercato. Un tally stick valeva 25000 sterline.  Uno dei primi azionisti della Banca d'Inghilterra acquistò la sua quota proprio con un tally stick. Ironia della sorte mentre questo azionista ha acquistato le azioni della più potente banca mondiale con un pezzo di legno, la Banca stessa, creata nel 1694, mise al bando il tally stick perché ritenuto non consono al controllo dei cambiavalute.
Nel 1500 Enrico VIII° allentò le ristrettezze nei confronti dei cambiavalute che, ovviamente, ne approfittarono subito per impossessarsi  nuovamente della maggior parte di oro ed argento in circolazione. La regina Maria tentò in seguito di mettere un nuovo freno alle azioni usuraie dei cambiavalute ma quest'ultimi, avendo giocato bene le loro carte, fecero crollare l'economia inglese. La sorella di Maria, Elisabetta, quando assunse  le redini  dell'impero, portò avanti la lotta contro i cambiavalute e decise che doveva essere la Tesoreria del governo a coniare le monete d'oro e d'argento. La risposta che ne seguì fu la rivoluzione. Infatti oltre ad avere problemi di carattere religioso l'impero dovette affrontare l'ira di questi uomini di pochi scrupoli che usarono anche le diatribe religiose pur di arrivare ad una soluzione a loro più congeniale. Per 50 anni l'Inghilterra affrontò guerre costose che mise in ginocchio l'intero regno. Intanto grazie ai disordini i cambiavalute si impossessarono di 2 chilometri  quadrati di beni immobiliari nel cuore di Londra. Ancora oggi la City è uno dei tre centri nevralgici economici dell'intero globo. L'unione tra i cambiavalute inglesi ed olandesi risale al periodo degli Stuart che non amavano la loro esistenza. Grazie a questo connubio Guglielmo d'Orange spodestò gli Stuart (1688) conquistando il trono.

Come nasce la prima banca privata e come la popolazione inglese ne diventa la prima vittima:

Dopo cinquant'anni di guerra il suolo inglese è distrutto fame e povertà sono ovunque e le casse del regno non contengono più molti soldi. Come si può intervenire per riportare normalità?
I funzionari governativi si ritrovano con i famosi cambiavalute i cui forzieri erano ricolmi di ricchezze. L'aiuto venne consentito ma il prezzo che dovette pagare l'Inghilterra fu alto. La banca del regno inglese non sarebbe stata del governo ma privata e ratificata dal governo. I principali soci della banca potevano emettere denaro senza sottostare ad alcun controllo e decidevano in modo indipendente.
Venne denominata banca d'Inghilterra ma in realtà non lo era, non lo è mai stata e mai lo sarà. E' la prima banca privata  che vende azioni e dispensa soldi che è in suo potere esclusivo creare. I capitali incassati per l'apertura di questa banca sembra che fossero intorno alle 750.000 sterline. La cifra è di gran lunga inferiore rispetto al quantitativo di denaro che venne elargito in favore dello Stato. Furono i primi a creare moneta senza il vero riscontro.
Per ridare i soldi prestati dalla banca lo Stato doveva per forza tassare la popolazione.
Con l'immissione di liquidità la nazione si risollevò ma in quattro anni il debito alla banca aumentò vertiginosamente.
La Banca d'Inghilterra fu fondata nel 1694, prestò circa 1.250.000 sterline al governo  e nel 1698 il debito era di 16 milioni circa di sterline.
così questi banchieri privati avevano in mano le sorti di uno stato che visse momenti di splendore o decadenza a seconda dei loro capricci.

In quel tempo la famiglia Rotschschild non era ancora così ricca e famosa.

Chi erano i Rothschild?

Germania 1743
A Francoforte viveva un certo Amschel Moses Bauer che decise di aprire un negozio di monete e contabilità.
Mise come insegna uno scudo rosso  con sopra l'aquila romana, da qui viene il nome Rothschild. Quando il figlio di Amschel Moses, Mayer,  ereditò l'attività paterna decise di cambiare il nome da Bauer a Rothschild. Il giovane imparò velocemente che imprestare denaro significava diventare ricco e potente.
I figli di Moses erano cinque e vennero tutti educati per portare avanti e far fiorire maggiormente l'attività di famiglia. Così vennero mandati nelle maggiori capitali europee per aprire succursali, Mayer rimase a Francoforte, Salomon si recò a Vienna , Nathan andò a Londra, Carl a Napoli e Jacob a Parigi.
Cinque anni dopo aver avviato le cinque banche in Europa, la famiglia Rothschild acquistò uno stabile prestigioso ed entrò in affari con la famiglia Schiff. Entrambe divennero importantissime e punti chiave nella storia e nell'economia non solo europea ma anche statunitense.
In seguito la famiglia Rothschild si mise in affari con le case reali europee più importanti. La prima testa coronata ad associarsi con i Rothschild fu il Principe Guglielmo d'Aia, quindi Napoleone  che dopo aver costretto Guglielmo all'esilio inviò 550.000 sterline alla Banca d'Inghilterra per acquistare dei titoli. I Rothschild non fecero questo ma usarono il denaro per i loro scopi, arricchendosi a dismisura. Quando Napoleone chiese indietro il suo denaro con gli interessi , pur non avendo assolto alla richiesta del francese riuscirono a far fronte perché, come si vantava lo stesso Nathan, avevano guadagnato 2500 volte la somma iniziale paterna. Divennero talmente ricchi che alla metà del secolo seguente erano i dominatori del mondo bancario europeo. Grazie alla grande ricchezza si interessarono anche di altri affari come finanziare Cecil Rhodes per il monopolio dei diamanti in Sud Africa o le ferrovie in America  la stampa e le industrie dell'acciaio  aiutando rispettivamente le famiglie Harriman, Vanderbilt e Carnegie. Nel 1850 alla morte di James Rothschild, ramo francese, il suo capitale era di 600 milioni di franchi. Nel XIX secolo si dichiarava che il ruolo predominante nell'economia apparteneva alla famiglia Rothschild.

La banca d'Inghilterra influenzò l'America e la sua storia?  Sembra che sia stata la causa scatenante della Rivoluzione americana.



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