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GLI SCIENZIATI DIMENTICATI (PARTE SECONDA) LE LENTI CHE VIAGGIANO NEL TEMPO E LA MACCHINA CHE LEGGE IL PASSATO

Potrebbe essere un titolo di una storia fantasiosa a prima vista, ma invece è realtà.

Le lenti per fermare il tempo esistono e sono stati dei ricercatori della Cornell University a mettere a punto questo meccanismo.

Einstein afferma nella sua teoria sulla relatività che la gravità può rallentare il tempo.

Già un gruppo di ricercatori ha trovato il modo di deviare la luce visibile così da creare un mantello che rende invisibile un oggetto: se la luce viene deviate aggirando l'oggetto anziché colpirlo, questo sembra che sparisca alla visione.

Una ricercatrice del gruppo spiega come si può attivare una lente temporale

Hanno puntato un raggio laser verso un rilevatore facendolo passare per una lente temporale. Questa, che funziona come una lente ottica, devia il raggio di luce,  anziché nello spazio, nel tempo alterando la distribuzione della luce nel tempo.  Quando il raggio di luce sta attraversando una fibra ottica la si interrompe con un impulso laser. Così facendo cambiano la frequenza e la lunghezza d'onda facendo correre la luce a velocità differente creando un varco temporale, che per il momento dura solo 40 trilionesimi di secondo.

Maggiori approfondimenti sono disponibili qui:


Già tanto tempo fa qualcuno aveva il desiderio di riuscire ad ingannare il tempo.

Sembra che nei mitici anni sessanta un prete, Padre Pellegrino Maria Ernetti, abbia dichiarato al mondo che insieme ad altri 12 scienziati, tra cui Padre Agostino Gemelli (fondatore dell'Università Cattolica); il progettista dei missili tedeschi V2 e capo del programma spaziale Werner von Braun; Enrico Fermi, che morì senza riuscire a vederne la realizzazione, ed un suo allievo, siano riusciti a realizzare un apparecchio in grado di recuperare immagini e suoni provenienti dal passato o di altri tempi. Questa invenzione venne battezzata con il nome di Cronovisore.

Il prete in questione affermava che questa macchina era in grado di leggere una particolare scia energetica visiva e sonora che lasciano gli uomini nel corso del tempo. Una volta prodotta, questa scia non si distrugge ma si trasforma e vaga nell'etere. La macchina attraverso un monitor in bianco e nero dava quindi la possibilità di vedere dal vivo eventi trascorsi quasi come se fossero ologrammi tridimensionali.

Chi era Padre Pellegrino Ernetti?


Monaco, teologo musicologo ed esorcista, vissuto dal 1925 al 1994. Trascorse la sua vita come monaco benedettino presso l'Abbazia di San Giorgio, nella laguna veneta, dove si trova l'Istituto di prepolifonia insegnandola. La prepolifonia riguarda la formazione dei repertori liturgici nella Chiesa latina fino al canto gregoriano, cioè musica antica anteriore alle notazioni che parte dal 2000 a.C. al 1200 d.C.
Dal Convento di Santa Cecilia di Roma ha avuto la nomina a Direttore nazionale del Segretariato degli Studi religiosi maschili d'Italia per la musica sacra. Inoltre collaborò, nell'istituto di fisica dell'Università Cattolica di Milano, con Agostino Gemelli.

Dopo la dichiarazione dell'invenzione del cronovisore,  in un'intervista, padre Pellegrino dichiarò di aver potuto assistere alla rappresentazione del Tieste, tragedia di Quinto Ennio di cui ci sono pervenute solo alcune tracce dove si ripropone il mito dei gemelli Atreo e Tieste in continuo contrasto per una maledizione lanciata contro il loro padre Pelope, quindi di aver udito le voci di Mussolini, di Bonaparte, di aver assistito alla crocifissione di Gesù. A proposito di quest'ultima il prete dichiarò di avere anche una fotografia come testimonianza, ma non venne riconosciuta l'autenticità in quanto sembrava una fotografia di una statua lignea  conservata a Collevalenza di Todi.

Non venne mai dimostrata la falsità o la veridicità di questa macchina, rimane solo il fatto che per il resto della sua vita il prete si ritirò in silenzio dal mondo.


Nel 2002 un altro prete François Brune, ha riportato alla ribalta questa vicenda pubblicando un libro dal titolo "Cronovisore il nuovo mistero del Vaticano, la macchina del tempo"



Quando padre Pellegrino dichiarò l'esistenza di questo congegno ad un certo punto si interessarono i servizi segreti americani e russi. Perché?

Bisogna, forse, guardare cosa, tra la fine degli anni quaranta e sessanta, era stato scoperto dagli archeologi e da altri ricercatori.

E' molto interessante, effettivamente, guardare indietro in quel tempo ma poiché l'articolo si dilungherebbe troppo vi aspetto domani con il seguito: 

cosa accadde tra il 1945 e il 1960
prima di lasciarvi vi segnalo per chi desidera approfondire questo link cliccate sopra al titolo in grassetto rosso


Come ultima analisi devo anche dire che il Vaticano stesso si informò del fatto e sembra che abbia ritenuto molto conveniente mettere a tacere il tutto

Ed infine vi propongo da YouTube il seguente video 

PARTE PRIMA




PARTE SECONDA


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