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DISSERTAZIONE PERSONALE SULL'INSEGNAMENTO DI PLATONE ALLA FELICITA'



Nella nostra vita abbiamo sentito nominare almeno una volta il suo nome.
2400 anni fa ad Atene vivevano, circa 250 mila persone, era ricca di bellissimi templi, gallerie, e palestre. Qui visse uno dei più grandi pensatori della storia umana che dedicò la sua vita ad insegnare agli uomini ad essere felici. Le sue idee sono attuali più che mai. Fu uno dei filosofi che all'università il mio professore, Giovanni Reale, fece studiare a fondo.
Lo stato di felicità era denominato dal filosofo Eudaimonia, felicità, soddisfazione. Platone scrisse vari testi, 36,  dove vengono riportate varie discussioni immaginarie e il protagonista è Socrate, un filosofo più vecchio di Platone che gli  insegnò molto ma che non scrisse nulla. Tra gli scritti platoniani sono assai famosi "La Repubblica", il "Simposio", le "Leggi",  il "Menone" e l'"Apologia di Socrate". Per una vita felice ed appagante Platone si basava su quattro idee:

Non essere impulsivi ma...: dedichiamo poco tempo al pensiero vero e proprio, generalmente ci limitiamo ad accettare  l'opinione (doxa) e Platone dimostra in molti suoi scritti che l'abitudine al senso comune è ricolmo di errori, pregiudizi e superstizioni. Segui il tuo cuore. L'opinione comune purtroppo mette come punto principe per la felicità valori effimeri come la carriera, la ricchezza. Anche a quel tempo la società non si discostava di tanto e così Platone dichiarava "Conosci te stesso".
Come? Facendo filosofia, ossia sottoponendo le proprie idee ad un'analisi, non agire di impulso seguendo la massa o il comune senso del pensare. Rafforzando la conoscenza di se stessi  si evita di essere canne al vento che si piegano nelle varie direzioni del vento, non si è in balia delle emozioni che spesso ci sconcertano e confondono. Infatti non è bene che le emozioni siano padrone della nostra esistenza. A mio giudizio i sentimenti dovrebbero essere un'espressione cosciente di ciò che il nostro cuore ci dice Platone paragonava i sentimenti e i loro influssi all'essere trascinati da un gruppo di cavalli selvaggi. In onore a Socrate questa  analisi è stata chiamata discussione socratica da condurre con se stessi o con una persona ideata che non cerca di evidenziare gli sbagli ma che vuole aiutare a schiarire le idee.

La persona amata collabora al nostro accrescimento e...: amare significa trovare una persona che desidera l'altro com'è in realtà? Nel Simposio Platone, immagina una cena dove un gruppo di amiche bevono troppo ed iniziano a parlare di amore, relazioni e sesso. Platone è convinto che il vero amore è ammirazione. La persona con cui si dovrebbe condividere una vita dovrebbe, secondo il filosofo, avere quelle qualità positive che all'altro mancano: quindi potrebbe essere, il o la nostra metà, coraggioso se l'altro non lo è oppure, organizzatore, affettuoso o sincero. Questo perché stando a stretto contatto il nostro essere si finisce con l'assimilare quella dote che manca ma che è stata condivisa dall'altro. Insomma la vera "dolce metà" dovrebbe aiutare a sviluppare un buon potenziale e in una buona relazione le due persone non dovrebbero amarsi per come sono ma dovrebbero impegnarsi ad educarsi e ad arricchirsi  reciprocamente, aiutandosi a superare quei momenti di tensione che inevitabilmente accadono durante questo cammino di coppia. Entrambi dovrebbe sedurre l'altro per fargli raggiungere la migliore versione di se stessa.

Nell'arte il bello è messaggio di...: a tutti, o meglio, alla maggioranza piacciono le cose belle.
Perché piacciono? Platone è tra i primi, se non il primo a porsi tale domanda. La risposta che trova è la seguente: gli oggetti belli piacciono in quanto sussurrano verità importanti sulla vita buona. Generalmente si giudicano belle quelle cose che inconsciamente richiamano qualità che sono ritenute giuste e che non vengono percepite  dentro nel proprio essere. Qualità come la dolcezza, l'armonia, l'equilibrio, la forza, la tranquillità. Ecco che gli oggetti belli assumono un ruolo assai importante, educano l'anima. E la bruttezza? Anche questa gioca un ruolo di una certa importanza, perché mette davanti agli occhi caratteristiche pericolose e deteriori infatti si può essere meno saggi, gentili e pazienti. Quindi l'arte è terapeutica. Il compito dei pittori, dei poeti, dei romanzieri e, al giorno d'oggi, dei giornalisti, dei registi, dei conduttori televisivi sarebbe quello di aiutare a vivere una vita buona. Qui, ovviamente viene spontaneo domandarsi è così?

Politica riformare la società per...: Platone trascorre tanto tempo a pensare a come dovrebbe essere la città ed il governo ideale e rivolge la sua attenzione all'acerrima nemica ateniese, Sparta. Questa è una città concepita come se fosse una macchina per produrre soldati: la popolazione dedica l'intera esistenza ad educare i figli ad organizzare l'economia ed ogni gesto per creare il soldato perfetto. Le sue battaglie le diedero ragione, infatti, ebbe molto successo sotto il punto di vista militare e bellico. Però Platone non è interessato a questo aspetto, egli vuole capire come si può produrre uomini felici. Nel libro "La Repubblica" il filosofo identifica alcuni cambiamenti da attuare. Atene, nella sua epoca, ed oserei dire che oggi il mondo non è poi così cambiato,  si basava sulla ricchezza, sulle persone celebri (nello sport come il lottatore di sumo Milone di Crotone). Ma egli si domanda se fosse così importante rifarsi a queste persone e comprende che queste figure influenzano la mentalità dell'intera società ateniese, come accade anche oggi. Poiché crede che gli eroi negativi rendano affascinanti i difetti del carattere e i ricchi, le celebrità incarnano questi ruoli negativi, considera necessario e giusto far diventare celebrità e modelli di vita persone che incarnino ideali di saggezza e di bene. I "guardiani", modelli per un positivo sviluppo di tutti. Queste persone si dovrebbero distinguere nella pubblica amministrazione e non dovrebbero eccedere in comportamenti troppo ridondanti. Platone vuole far terminare la democrazia ateniese perché secondo lui ci sono veramente pochissime  persone che si interessano veramente al bene comune e che sono preparate a votare. Questo, ovviamente, si ripercuote sull'elezione di governanti che sono sempre inadeguati. Non vuole una dittatura ma non nemmeno che la gente voti in modo irrazionale come avveniva ed avviene continuamente. Secondo lui gli uomini per poter esprimere il loro dovere e diritto di voto devono essere filosofi, imparare la filosofia e il filosofare altrimenti si ha solo un dominio della massa che si perde nel dominio di uno stato inadeguato ed errato. Per questo Platone fonda la sua scuola, l'Accademia che visse per quasi 300 anni. In questa scuola gli studenti oltre ad imparare la matematica e l'ortografia imparano ad essere gentili. L'obbiettivo finale platoniano è che i politici diventino filosofi. Egli soleva dire: "il mondo non sarà giusto fino a che i filosofi non diventeranno re o i re non diventino filosofi". Ricordo che filosofia vuol dire amore per il vero . Cosa c'è di più vero un governo basato sulla capacità di amore e cooperazione dove ogni suo membro viene educato a comprendere e vivere secondo la legge di natura?
Studiai molto la filosofia dell'antica Grecia e devo dire che molti dei problemi attuali sono presenti da sempre perché l'uomo è stato portato a staccarsi dal suo vero cammino e ha creato una realtà discordante sia con l'universo, il pianeta e le forme di vita presenti, sia con se stesso. Nel giorno stesso in cui l'uomo ritrova la sua unità troverà contemporaneamente l'unità con il tutto, con quell'uno che purtroppo le religioni, i vari modi di governare, la cultura, le scienze hanno spezzettato e messo l'uno contro l'altro.

Sono molti gli articoli che sto leggendo e che trattano il fatto che si nota l'intenzione di voler distruggere sia la Grecia, sia l'Italia e mi sono chiesta il perché. Forse perché sono il punto di origine di un pensare che è ritenuto pericoloso? Forse perché se comprendiamo che già in epoca antica uomini come noi ma che avevano il cervello in sintonia con il cuore capirono e tramandarono ciò che dovrebbe essere?

L'intero universo vive di risonanza, l'uomo è discordante cosa aspettiamo a congiungerci nuovamente?

Platone secondo me è importante e sarebbe da approfondire e comprendere meglio.

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